Fondazione
Villaggio dei ragazzi
“Don
Salvatore D’Angelo”
ISTITUTO
TECNICO INDUSTRIALE
SABATINO
SALVATORE
SEANO GIOSUE’
La
nostra tesina intende fornire alla commissione d’esame una chiara visione
su argomenti scelti da noi secondo un
indice di gradimento.
Date
le conoscenze conseguite nel corso del triennio, noi allievi, abbiamo cercato
di mostrare praticamente quanto assimilato. Lo scopo č stato quello di costruire un circuito con
eccitazione di un relč tramite una telefonata.
Per
quanto riguarda le materie tecniche, abbiamo preferito affrontare lo studio dei
componenti che costituiscono il lavoro
da noi presentato.
Gli
approfondimenti riguardanti le materie umanistiche sono stati trattati da noi
in modo differente.
CAPITOLO I
Funzionamento e spiegazione del progetto
Per
spiegare il funzionamento del circuito occorre descrivere in via preliminare il
suo funzionamento.
Innanzitutto
abbiamo i due commutatori S1 ed S2 che consentono di impostare una chiave
numerica di identificazione composta da due cifre decimali comprese fra 0 e 9.
Supponiamo
di aver impostato il codice di identificazione a 1-1; quando si compone il
numero di telefono collegato all’apparecchio, questo attende che vi siano
cinque consecutivi di linea libera. Dopo il quinto squillo l’apparecchio invia
in linea dieci note acustiche trillanti. Poiché il codice identificativo ha per
prima cifra 1, non bisogna ascoltare tutte e dieci le note, ma dopo la prima
nota bisogna fare un fischio o pronunciare una parola qualsiasi ad alta voce.
Questo ha l’effetto di far ripartire l’invio delle dieci note. Stavolta occorre
attendere un numero di note coincidente alla seconda cifra del codice
identificativo; nel nostro esempio la seconda cifra č ancora un uno.
L’apparecchio in questo modo eccita il relč, mantenendo in linea una nota
acustica continua per avvisare che il relč si č regolarmente eccitato.
SPIEGAZIONE DEL CIRCUITO
Normalmente,
in condizioni di riposo, sull’ingresso della linea vi č una tensione positiva
di circa 40Volt. Una chiamata dall’esterno provoca l’invio da parte della
centrale telefonica di una tensione alternata di 150 Volt.
In
condizioni normali il relč RL1 č diseccitato per cui il suo contatto di scambio
č in posizione tale che la linea d’ingresso č connessa al ponte di Graetz RS1.
La situazione č descritta nella figura seguente:
La tensione alternata viene raddrizzata dal
ponte di Graetz.[Approfondimenti riguardanti il ponte
di Graetz sono stati trattati in appendice da pagina 1 a pagina 5]
Questa tensione raddrizzata viene poi resa
prossima a quella continua del condensatore C3. [Approfondimenti
riguardanti i diodi Zener sono stati trattati in appendice da pagina 6 a pagina
13]
Tenendo presente che il diodo zener mantiene ai
suoi capi una tensione continua di 33 Volt e che in R3 circola una corrente
dell’ordine dei 10mA si ha che la tensione massima ai capi di C3 sarŕ:
VC3=VMAX-VZ-R3*I
VC3=150-33-5.6*103*10*10-3
VC3=150-33-56
≈ 60 Volt
Tenendo presente che vale la formula
∆V=I\2fC3
∆V=10*10-3\100*10*10-6
∆V=10*10-3\10-3
∆V=10Volt
Abbiamo dunque un ∆V di ripple residuo di
una decina di Volt; la resistenza R4 limita la tensione ai capi del diodo
emittente del fotoaccoppiatore.
Immaginandolo come un interruttore che si
chiude, si vede che esso porta la base del transistor TR1 alla tensione di
5Volt prodotta dall’integrato 7805; questo
integrato insieme a RS2 e al trasformatore TR1 costituisce un alimentatore
stabilizzato da 5 Volt.[Approfondimenti riguardanti
l’alimentatore stabilizzato sono stati trattati in appendice da pagina 14 a
pagina 18]
La resistenza R6 serve a limitare la corrente
che entra in TR1
5=R6*IB+VBE
IB=5-VBE\R6
IB=5-0.7\1.2*103
IB=(4.3\1.2)*10-3
IB=3.5mA
Essendo TR1 in saturazione il catodo del diodo
led DL2 va a massa ed esso si illumina, R8 limita la corrente il DL2.[Approfondimenti riguardanti i diodi Led sono stati trattati in
appendice da pagina 19 a pagina 22]
5=VDL2+R8*ID
ID=5-VDL2\R8
ID=5-1.7\330
ID=3.3\330=1*10-2
ID=10mA
Andando in saturazione il transistor TR1 porta
praticamente a massa il suo collettore e quindi l’ingresso 19 del microprocessore
IC3 che cosě puň contare gli squilli telefonici.
Il programma del microprocessore IC3 fa in modo
che quando si contano cinque impulsi a zero sul piedino 19, si porta il pin 22
a livello uno. Questa operazione manda in conduzione il transistore TR3. R27
limita la corrente nelle base di TR3.
V=VBE+R27*IB
IB=V-VBE\R27
IB=5-0.7\4.7*103≈1mA
Entrando in conduzione TR3, la corrente di
collettore eccita la bobina del relč RL1.[Approfondimenti
riguardanti il Relč sono stati trattati in appendice da pagina 23 a pagina 32 ]
DS1 č un diodo che si mette in parallelo alla
bobina di eccitazione del relč per proteggere il transistore da impulsi di
tensione negative che si possono avere quando si usano circuiti induttivi. DL1
indica che si č avuta l’eccitazione del relč RL1. R9 limita la corrente nel
diodo DL1. L’eccitazione del relč RL1 porta cosě alla spostamento del suo
contatto di scambio per cui la linea d’ingresso viene scollegata dal ponte RS1
e portata in ingresso all’operazionale IC2-1.
A questo punto il microprocessore genera
attraverso le sue uscite analogiche (pin 21) le note acustiche.
Tale segnale viene filtrato prendendo un filtro
costituito dall’operazionale IC2-D.
La situazione č quella rappresentata in figura 1:
Figura 1
Se teniamo presente che per le ipotesi
semplificative sull’operazionale ideale, i morsetti + e – sono alla stessa
tensione la situazione č quella della figura 2
Figura 2
VALORI
C14=22*10-9 |
C15=10*10-9 |
R24=15*103 |
R25=15*103 |
Abbiamo un
circuito RC, filtro passa basso seguito da un buffer di isolamento.[Approfondimenti sugli operazionali sono stati trattati in appendice
da pagina 33 a pagina 52]
Le note acustiche generate dal microprocessore ed
inviate in linea attraverso l’operazionale IC2-D saranno continue se il relč
RL2 risulta giŕ eccitato, e saranno trillanti se il relč č diseccitato. Il
fischio o la parola che inviamo tramite la linea telefonica all’apparecchio
vengono filtrati dall’operazionale IC2-A che č in configurazione passa banda
non invertente.
Da notare le due resistenze R10 ed R11 entrambe a
100KΩ. Esse servono per traslare verso l’alto il segnale d’ingresso nel
caso in cui l’operazionale, come in questo caso, sia ad alimentazione singola[Approfondimenti
riguardanti i circuiti con alimentazione singola sono stati trattati in
appendice da pagina 53 a pagina 58].
Abbiamo detto che l’operazionale č in configurazione
amplificatore passa banda non invertente, con una banda molto stretta;
Frequenza di taglio inferiore
Fti=1\2πR12C6=
Fti=1\6.28*104*104*10-12=
Fti=1\6.28*10-4=
Fti=10*103\6.28=
Fti=1.59KHz
Frequenza di taglio superiore
Fts=1\2πR13C7
Fts=1\6.28*3.3*105*270*10-12=
Fts=1\6.28*3.3*2.7*10-5=
Fts=105\55.95=
Fts=1.78KHz
Il condensatore C8 č un condensatore di
accoppiamento tra i due stati IC2-A ed IC2-B; R14 stabilisce la
resistenza di ingresso (100 KΩ) per l’operazionale IC2-B
IC2-B funge da PEAK DETECTOR e serve a rilevare i picchi
positivi del fischio filtrato da IC2-A.
Si noti infatti che grazie alla presenza del diodo, si ha
alimentazione del condensatore C9 soltanto quando l’uscita
dell’operazionale č a livello logico alto. Il condensatore si carica con una
τ di carica:
τ=C9R15=
τ=10-6*105=
τ=10-1=
τ=0.1s
e si scarica con una τ di scarica
τscarica=C9R16=
τscarica=10-6*4.7*105=
τscarica=4.7*10-1=
τscarica=0.47s
La tensione del condensatore va al morsetto invertente di
IC2 che la compara con la tensione di riferimento posta al morsetto positivo:
VREF=
VCC*R18\R17+R18
VREF=5*104\2.2*104+104
VREF=5*104\3.2*104
VREF=5\3.2=1.5 Volt
Superata tale soglia, l’uscita di IC2 va a massa ; ciň
viene segnalato dall’accensione del transistor TR2. Si noti che questo č un
transistor PNP, in cui il catodo č a massa.
Per far illuminare il LED si
deve avere una corrente positiva che attraversi il LED e giunga al collettore,
ciň presuppone che la giunzione base-emettitore venga polarizzata direttamente,
e per questo deve andare B a massa.[Approfondimenti riguardanti il BJT sono
stati trattati in appendice da pagina 59 a pagina 70]
R19 serve a
limitare la corrente nella base quando l’uscita dell’operazionale IC2 č a
livello logico alto.
Intanto il
microprocessore riceve attraverso il piedino 17 l’informazione sul rilevamento
del fischio. Se il microprocessore rileva che l’impulso č pervenuto dopo la
nota impostata secondo il codice con i selettori S1 ed S2, esso inverte il
livello logico sul piedino 23. Attraverso il transistor TR4, tale piedino
comanda la bobina di eccitazione del relč RL2. Se l’uscita del piedino 23 č a
livello logico alto TR4 va in saturazione, e quindi circola corrente nella
bobina di eccitazione, chiudendo in questo modo i contatti.
Se l’uscita del
piedino 23 va a livello logico basso, TR4 va in interdizione e il relč RL2
viene diseccitato.
DS3 č un diodo
di protezione, che protegge il transistor da impulsi magnetici di tensione a
causa del carico induttivo offerto dalla bobina di eccitazione.
Quando viene
eccitato il relč si accende anche il diodo LED DL4.
L’alimentazione
del relč viene offerta dal circuito raddrizzatore costituito dal ponte di
Graetz.
Il trasformatore
dŕ una tensione efficace sul secondario di 10 Volt, quindi
VMAX=V2*
10 Volt
VMAX =14
Volt
In uscita del ponte di
Graetz dobbiamo togliere le cadute di tensione sui due diodi, e quindi:
VOUT=VMAX-2VD=
VOUT=14-12=
VOUT=12 Volt
FUNZIONI DEI QUATTRO DIODI LED
Sul
pannello frontale del mobile sono disposte le quattro gemme cromate dei diodi
led DL1- DL2- DL3- DL4 che servono da lampade spia.
RING (diodo DL1): questo diodo led, collegato al
collettore del transistor TR1, si accende ogni volta che nella linea giungono i
150 volt alternati che fanno squillare la suoneria del telefono.
ON LINE (diodo DL2): questo diodo led si
accende dopo cinque squilli telefonici. Quando questo diodo si accende,
significa che il relč RL1 si č eccitato scollegando il ponte raddrizzatore RS1
dalla linea telefonica
TONE (diodo DL3): questo diodo si accende per ognuna delle
dieci note emesse dal microprocessore.
LOAD (diodo DL4): questo diodo led si accende nell’istante
in cui il relč RL2 si eccita, e si spegne quando il relč RL2 si diseccita.
LE FUNZIONI DEI QUATTRO PULSANTI
In questo
circuito ci sono quattro pulsanti siglati P1-P2-P3-P4.
I pulsanti visibili sul pannello frontale del
mobile, ci permettono di eccitare e di diseccitare manualmente il relč RL2 senza dover utilizzare un apparecchio
telefonico esterno.
P1: premendo questo
pulsante simuliamo gli squilli che giungono dalla linea telefonica e infatti,
ogni volta che pigiamo P1, si accende il diodo DL1. Dopo aver pigiato cinque
volte consecutive questo pulsante, si accende il diodo led DL2 che ci conferma
che il relč RL1 di linea si č regolarmente eccitato.
P2: utilizziamo questo
pulsante per fissare il codice presalvato sui due commutatori binari (S1-S2).
Ovviamente non č possibile ascoltare le note acustiche dal nostro apparecchio
telefonico, ma possiamo invece vederle tramite il diodo led DL3 collegato
all’emettitore del transistor TR2.
P3: RL2 on: quando il
relč č diseccitato ( vedremo il diodo led DL4 spento), noi possiamo eccitarlo
premendo questo pulsante.
P4: RL2 off: quando il relč RL2 č eccitato (vedremo il diodo led DL4 acceso), noi possiamo diseccitarlo premendo questo pulsante.