Il circuito di un amplificatore passabanda non invertente è il seguente
Anche in questo caso C1 introduce una frequenza di taglio inferiore mentre il condensatore C2 introduce una frequenza di taglio superiore.
Per comprendere questo comportamento possiamo fare ancora una volta un ragionamento intuitivo. A basse frequenze i due condensatori sono entrambi circuiti aperti
poiché R1 è isolato si ha in definitiva il seguente circuito
in sostanza un buffer che, dunque, non amplifica. Al crescere della frequenza non si può più ignorare il condensatore C1
e l’amplificazione è data dalla formula 1+ dove Z1 decrescerà via via che diminuisce la
reattanza offerta dal condensatore, facendo così aumentare il fattore di
amplificazione complessivo.
Per certi valori di frequenza intermedi il primo condensatore può essere ancora considerato un cortocircuito mentre il secondo condensatore ( se lo prendiamo molto più piccolo) è ancora un circuito aperto.
siamo di fronte ad un amplificatore in configurazione non
invertente e abbiamo l’amplificazione massima pari a 1+.
Al crescere della frequenza la reattanza del condensatore C2 non può più essere considerata infinita e comincia a scendere tendendo a far diminuire la impedenza offerta dal suo parallelo con R2, con una progressiva diminuzione dell’amplificazione.
La risposta complessiva è la seguente
La risposta completa è ricavata nel documento allegato. Potete scaricare il foglio excel per simulare la risposta con diversi valori dei componenti.
Effettuiamo ora un calcolo analitico