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Progetto di un alimentatore con Vo = +5 V e Io = 1 A

Si presuppongono noti i contenuti dei documenti

*   Ponte di Graetz

*   Circuito raddrizzatore duale

*   Alimentatori stabilizzati

*   Dissipatori di calore

IL diodo LED D1 ha la funzione di indicare, quando illuminato, che il circuito è alimentato. La resistenza R1 ha la funzione di limitare la corrente che circola nel diodo evitando che questo venga danneggiato.

La resistenza limitatrice R1 viene determinata, applicando la legge di Ohm generalizzata, con la formula

avendo posto ad 1,7 V la caduta di tensione sul diodo (se a luce rossa). La corrente imposta è di 15 mA (media fra i valori di 10 e 20 mA, limiti consigliati per il diodo LED).

La tensione minima in ingresso al regolatore, a causa della tensione di dropout sarà

Il  sarà sempre inferiore al 40 % di tale tensione per evitare, come già visto nel documento

Alimentatori stabilizzati

che il trasformatore alimenti il carico con picchi di corrente di ampiezza troppo elevata

ad esempio.

Per ottenere questo delta si deve scegliere un condensatore di filtro opportuno. Si parte dalla formula approssimata nota dall’elettrotecnica

si effettua un’ulteriore approssimazione grafica supponendo che la variazione di tensione avvenga in un intervallo di tempo pari proprio a mezzo periodo per cui

la corrente I è la corrente che abbiamo in uscita per cui

per cui la tensione massima è

Per calcolare la tensione sul secondario del trasformatore occorre aggiungere alla tensione massima precedentemente calcolata, anche la caduta di tensione su due diodo. Infatti, ricordando il funzionamento del ponte di Graetz, sappiamo che il percorso fra secondario e regolatore di tensione comprende sempre due diodi alla volta

 

Essendo elevate le correnti che interessano i diodi, abbiamo approssimato le cadute di tensione ad 1 Volt invece dei classici 0,7 V.

Tale tensione va incrementata del 10% per tener conto delle perdite sul secondario del trasformatore

Utilizzeremo dunque un trasformatore 220:9+9.

Per determinare il trasformatore da inserire nel circuito non basta conoscere la tensione efficace che deve fornire sul secondario ma anche la potenza che deve essere in grado di erogare.

Per calcolare  la potenza occorre la corrente efficace. Poiché non siamo di fronte a correnti sinusoidali , la corrente efficace non si può ricavare dalla corrente massima con la formula nota dall’elettrotecnica

In realtà la corrente ha una forma molto strana. Occorre ricordare che il trasformatore alimenta il circuito soltanto in brevi intervalli di tempo corrispondenti agli istanti in cui il condensatore di filtro si carica. Nel foglio excel si ha una simulazione del fenomeno dove le correnti sono approssimate con impulsi rettangolari per un raddrizzatore a singola semionda

vedi anche le simulazioni

*   uno

*   due

*   tre

*   quattro

*   cinque

*   sei

nel seguente foglio excel si ha la simulazione per un ponte di Graetz

vedi anche le simulazioni

*   uno

*   due

*   tre

*   quattro

*   cinque

*   sei

*   sette

Per calcolare la corrente efficace, tenendo conto della formula di definizione della corrente efficace, e approssimando l’andamento della corrente con impulsi rettangolari, si può calcolare la corrente efficace mediante un foglio excel per un raddrizzatore a singola semionda e un foglio excel per un raddrizzatore a ponte. Se si mantiene il delta V intorno al 30-40%, si nota che la corrente efficace si può esprimere come

Ieff = 1.8Io

per il ponte di Graetz e

Ieff = 2.2Io

per il circuito raddrizzatore a singola semionda.

Quindi

Dissipatore di calore

Il 7805 dovrà essere eventualmente protetto mediante dissipatore di calore. Calcoliamo la potenza in ingresso al regolatore

 

Visto che la resistenza termica offerta sia dal contenitore TO3 che dal contenitore TO220 sono di gran lunga superiori a quella necessaria dobbiamo introdurre un dissipatore di calore con resistenza termica

Θda<14.4-5=9.4 °C/W