Quadro generale

L’Unione Europea costituisce ormai un grande spazio all’interno del quale i cittadini godono di libertà di movimento pressoché totale: possono viaggiare, vivere, studiare e lavorare in uno qualsiasi dei 15 stati membri che la compongono. Il riconoscimento del diploma di maturità è automatico, perché tutti gli stati del Consiglio d’Europa hanno firmato già nel 1957 la Convenzione europea sul riconoscimento delle qualifiche che danno accesso all’istruzione superiore. Con l’Italia ci sono inoltre accordi bilaterali che confermano l’equivalenza; basterà dunque presentare una traduzione autenticata del diploma che dà accesso agli studi superiori in Italia.

Quando però si tratta di farsi riconoscere studi superiori già avviati in Italia (ad esempio alcuni esami universitari) oppure un diploma di laurea o una qualifica professionale a fini lavorativi, il discorso si complica: bisognerà fare richiesta alle autorità competenti e non sempre l’esito sarà positivo. Questo non tanto, o non solo, perché i singoli stati sono in realtà restii ad accettare studenti che si sono formati all’estero, quanto per la profonda diversità che caratterizza i sistemi di istruzione superiore nei vari paesi.

È’ importante ricordare, tra l’altro, che fino a quando non si è ottenuto il riconoscimento, il titolo italiano non avrà valore legale in Austria - e viceversa.