Quadro generale In Danimarca il mercato del lavoro ha vissuto un periodo molto florido in questi ultimi quattro anni. Dei 5.200.000 danesi, ben 3.000.000 sono impiegati come forza lavoro, mentre gli altri 2.200.000 sono costituiti da bambini, studenti senza lavoro, pensionati, uomini e donne che svolgono attività domestiche e disoccupati che ricevono il sussidio di disoccupazione (Bistandhjælp). La bassissima percentuale di disoccupazione, oltre al gran numero di donne che lavorano, fanno della Danimarca una delle nazioni più moderne e civili nell'organizzazione e nella distribuzione del lavoro. Limpiegato danese lavora 37,5 ore alla settimana ed ha diritto a circa cinque settimane di vacanza l'anno. Per tutti gli stranieri che ottenere un impiego in Danimarca sarà necessario imparare a muoversi all'interno dell'articolato sistema tributario. È ad esempio importante sapere che al momento della stipulazione del contratto di lavoro al dipendente sarà comunicata la cifra lorda della futura busta paga, dalla quale dovrà detrarre una cospicua percentuale di oneri fiscali (50% circa): per sapere con esattezza quante e quali tasse devono essere pagate per ogni busta paga e per avvantaggiarsi di eventuali detrazioni e bonus fiscali è consigliabile rivolgersi agli uffici Told og Skat (ufficio Tributario) o ai vari consulenti comunali. Malgrado possa sembrare sgradevole vedersi decurtare la metà dello stipendio dalle tasse, il cittadino straniero lavoratore potrà comunque contare su un sistema di tassazione progressivo e sulla provata efficienza di tutti i servizi pubblici. La Moms (lIVA) è del 25% sui consumi. Nonostante l'elevata pressione fiscale, l'evasione fiscale è tra le più basse d'Europa, in virtù di un sistema di controlli incrociati all'avanguardia. |