Quadro generale Leconomia spagnola, come si è già detto in precedenza, è dominata dal settore dei servizi. Di conseguenza, è naturale che anche loccupazione rispecchi questo predominio. La percentuale delle donne occupate è maggiore, rispetto a quella dei lavoratori maschi, nei servizi; esse si trovano, daltra parte, in minoranza nellagricoltura, soprattutto nel secondario e addirittura quasi assenti nel settore delle costruzioni. Con una popolazione attiva totale di oltre 16 milioni di persone, piuttosto bassa comunque rispetto alla media europea, ed un tasso di disoccupazione del 20.9% (dati per il 1997 forniti dallInstituto Nacional de Estadística-INE) si può capire come il problema delloccupazione sia una questione prioritaria in Spagna. Soprattutto se si tiene conto che le donne attive disoccupate sono quasi il 30% ed i giovani al di sotto dei 25 anni senza lavoro sono circa il 40%, si comprende come sia di importanza vitale cercare di trovare soluzioni e sbocchi al lavoro. Le congiunture economiche positive del decennio scorso non ebbero, di fatto, un effetto significativo in termini di un maggior numero di posti di lavoro; effetto che, purtroppo di segno opposto, si è visto chiaramente a seguito del lungo periodo di recessione dellinizio di questi anni 90. Le statistiche mostrano come, sempre nel 1997, le regioni con un maggiore tasso di disoccupazione siano state rispettivamente quelle dellAndalusia, lEstremadura, i territori di Ceuta e Melilla, le Baleari, Aragona e Navarra. Negli ultimi anni si è visto un leggero miglioramento della situazione, ma sia il Governo che i partiti di opposizione sono, comunque, dellidea (ed è superfluo dire che lo sono con toni e punti di vista ben diversi) che gli sforzi per aumentare limpiego debbano essere sempre più forti ed intensi. Le condizioni richieste ad un cittadino di uno Stato membro della UE al fine di ottenere un contratto da una società spagnola sono le stesse che si applicano ai cittadini spagnoli. Anche gli italiani, dunque, hanno in Spagna gli stessi diritti nel momento in cui decidono di accedere al mercato del lavoro. E' interessante notare che, al 31/12/1997, gli stranieri residenti in Spagna erano 609.813 (con un aumento di quasi il 50% rispetto al 1993) e che lemigrazione di manodopera è pressoché nulla, se non per alcuni lavori stagionali (come, ad esempio, la vendemmia). |